pietroluigicrasti

IMOLA:incidente mortale all’autodromo

Siamo sconcertati dalle modalità in cui si è verificato l’incidente all’Autodromo di ieri,esprimiamo dolore per una morte dissennata di un giovane padre di famiglia.

Come è noto da tempo non avvenivano fatti del genere e ben ricordiamo che dopo la morte di Senna e del pilota tedesco che morì il giorno prima nel maggio 1994 si levò una forte campagna mediatica per la sicurezza che fece modificare il percorso sacrificando l’entrata del Parco delle Acque Minerali.

Si svolsero in quel caso diversi lunghissimi processi per accertare le cause della morte di quel famoso pilota di Formula uno, non vorremmo che questa volta a ragione della non notorietà del motociclista deceduto, nel giro di qualche settimana il clamore mediatico fosse assopito.

Non riteniamo che la vita di una persona famosa debba avere maggiore tutela della vita di un qualunque cittadino.

Detto ciò, ci permettiamo di fare notare alcuni punti che vanno a nostro avviso sottolineati in questa vicenda, non più tardi dello scorso anno vi fu una piccola sollevazione di piloti motociclisti attorno alla sicurezza proprio sul punto ove è caduto il centauro ieri, da tempo inoltre abbiamo sollevato la perplessità del rettilineo disegnato dopo il restyling dei paddock, tale rettilineo pensato per la Formula uno e mai utilizzato per gare mondiali a questo scopo, risultò subito molto pericoloso, proprio al fine di attenuarne la pericolosità si addivenne alle variantine che hanno provocato l’incidente mortale.

Il curatore fallimentare di Formula Imola non si è ancora presentato in Commissione pure ripetutamente sollecitato e invitato per riferire i suoi intendimenti e per illuminarci su come farà a fare il miracolo di un piccolo  profitto in pochi mesi  con a mano una gestione da anni in perdita.

Non sappiamo se è “stato trattenuto”,certamente non si può pensare di gestire la sicurezza in maniera efficace e mantenere il monitoraggio di quell’impianto con personale “raccogliticcio e mal pagato” se non addirittura in attesa di remunerazione da lungo tempo.

Inoltre, come è gestito il settore rianimazione e pronto soccorso al Circuito, ci risulta da accertamenti compiuti che i medici siano quasi tutti pensionati da anni come pure gli infermieri,in questo specifico settore l’aggiornamento del personale è fondamentale per tutelare al massimo la vita degli sportivi che svolgono questa pericolosissima attività.

Non pensiamo si possa continuare nella gestione dell’Autodromo in questa maniera rabberciata, con una amministrazione comunale proprietaria del’ impianto che pur potendo pretendere 1.900.000 euro da Unipol attraverso l’escussione della Fidejussione, vi rinuncia, con tale somma si sarebbe se non altro potuto addivenire a qualche manutenzione necessaria per la sicurezza.  

Avremmo voluto chiedere al curatore e al Sindaco se si fossero presentati alcune settimane fa quanto personale della sicurezza presenzia alle prove libere e che tipo di abilitazioni possiede,quanto si percepisce in termini economici per una giornata di prove e ad esempio quanto si  “dovrebbe erogare” al personale presente?

Ma ci fu detto che tutto filava liscio come l’olio e non vi erano novità.

La struttura abbisogna di pesanti investimenti, ciò ripetutamente affermato e documentato sempre all’inizio di una nuova cordata di gestione, basta considerare lo stato delle reti di protezione, delle tribune e della pista in genere, il posizionamento delle barriere come pure l’uso di vecchissimi pneumatici.

In questi anni a causa del rincorrersi dei fallimenti, in termini di difesa del tracciato si è fatto poco, pensando solamente a lucrare il più possibile con i minori investimenti possibili, questo a scapito della sicurezza ciò non depone a favore di chi ha avuto e ha le responsabilità dell’impianto.

Da parte dell’amministrazione comunale e del Sindaco tesi all’enfasi delle corse sempre a qualunque costo, ci chiediamo se vi siano indirette responsabilità  come proprietari dell’impianto e come pubblici rappresentanti nella pervicace continuazione di una attività sportiva pericolosa al solo scopo di  fare lucro, per altro senza grande successo, che dovrebbe avere il massimo delle misure di sicurezza.

Come rappresentanti dei cittadini ci attendiamo una puntigliosa verifica da parte della Magistratura.                                   

Grazie per l’attenzione  Riccardo Mondini

IMOLA:incidente mortale all’autodromoultima modifica: 2010-04-13T11:27:00+02:00da
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