1 febbraio 2010
Sì infatti, spesso è questo il tono delle telefonate che ricevo. Come rappresentante di una delle associazioni degli Esuli giuliano-dalmati (l’A.D.Es. www.adesonline.com) vengo chiamato con scarsa convinzione a commemorare tale giorno , quasi che si volesse assolvere ad un compito, ad un serioso impegno ormai assunto, magari (per qualcuno?)con un tornaconto elettorale.
Il GIORNO DEL RICORDO è molto di più!! E’ un occasione per gli Italiani di riflettere su un’importantissima Tragedia, sulla gente ed i principi che sono stati calpestati, sulla violenza insita in un ideologia che ancor oggi detta leggi, condizioni ed influenza i costumi sociali della nostra comunità nazionale. E’ una riflessione dedicata ai più giovani, per i quali le violenze non devono avere colore politico ma provengono dall’uomo contro l’uomo, sono semplicemente Anti-umane. Un insegnamento per i più adulti, che non devono diventare cinici assumendo una visione distorta di vita ma devono invece mantenersi come luminosi esempi per i giovani. Voi uomi e donne adulti siete comunque i motori propulsori che sollecitano, invitano i più giovani a progettare un nuovo e migliore futuro di vita.
Infine, i testimoni che ancor oggi sopravvivono – o per essi le loro famiglie – devono assolutamente RICEVERE UN GIUSTO RICONOSCIMENTO attraverso una degna commemorazione per il prossimo 10 febbraio.
f.to Pietro Luigi Crasti