pietroluigicrasti

i cattolici e la LAICITA’ di Franceschini

 

 

 

 

 

 

 

Non sò chi di voi abbia letto le dichiarazioni di ieri 16 luglio, rilasciate da Franceschini e riportate dal quotidiano LA REPUBBLICA ed IL GIORNALE.

FRANCESCHINI_intervista_16lug2009_LAREPUBBLICA_IL GIORNALE.doc

Premesso che ha smesso (almeno ieri)di riferire i soliti pettegolezzi e/o gossip sul Presidente del Consiglio Berlusconi (..già questa è una buona notizia) è entrato nel merito di molte e varie questioni contingenti. In particolare vorrei richiamare la vostra attenzione su un tema che mi è caro, in quanto cattolico, anche per l’interesse politico-sociale che riveste: la LAICITA’.

 

Su tale questione afferma: . Quello della laicità dello Stato è un ‘principio intoccabile'” “essere laici nelle società contemporanee significa accettare che nessuna scelta politica sia sottratta alla faticosa strada delle necessarie sintesi” perché “la laicità è la garanzia della libertà di tutti”. ed ancora Franceschini ha preso spunto dalla legge sul testamento biologico, sulla quale il Pd, dopo aver discusso “deciderà la posizione del partito”. «Rispetteremo fino in fondo – ha proseguito – chi non si sentirà di condividerla, ma decideremo. Sarà il modo più onesto di interpretare la laicità del nostro partito e di rispettare il principio intoccabile della laicità dello Stato. Quello che sta scritto nella nostra Costituzione e che appartiene a tutti noi, laici e cattolici del Pd”.

Una riflessione. Come cattolico mi sentirei mortificato se mai nel mio passato avessi preso la tessera di un partito di sinistra, perché anche da un moderato come Franceschini è chiara la volontà di far prevalere quella che da sempre era stato un caposaldo della ideologia che ha retto il vecchio P.C.I., che qui vediamo riammodernata in una nuova edizione ma sempre di quella si tratta, cioé la volontà politica di marginalizzare il significato e l’influenza dei VALORI CRISTIANI. Io sono tra quelli che invece pensano che le radici cristiane dovrebbero essere comunque pienamente rispettate in quanto valori radicati nella storia e società italiana ed a ciò si giunge sia passando da un ottica vista da cattolico che da non credente, perché ad oggi tali valori possiedono una straordinaria valenza sociale….

.…invece Franceschini cosa fà? 

E’ come se dicesse: siccome non possiamo far prevalere le ragioni cattoliche su altre religioni (ma quali altre? quelle portate dagli immigrati? quelle risibilmente minoritarie presenti sulla nostra penisola?) dobbiamo fare in modo che i cattolici presenti nel nostro partito accettino anche a malincuore il diktat che stiamo loro preparando.

Due sono, quindi, le osservazioni che desidero condividere con voi:

(1) come può definirsi democratico un candidato leader di un organismo (il P.D., quindi il partito che per antonomasia vuole definirsi tale- appunto “DEMOCRATICO”) dichiarandosi attento alle pluralità delle opinioni e dei credo ma…. infine non INCLUDENDO I CONCETTI VALORIALI della maggioranza nelle sua politica...o vorremo sostenere che i CATTOLICI NON SONO MAGGIORANZA nel nostro Paese???) così facendo non soddisfando minimamente le attese di tanti cattolici presenti nel suo partito?

(2) come possono i cattolici stessi – che con molta correttezza hanno partecipato finora alle attività politiche delle formazioni politiche a sinistra –  continuare ora, in questo momento, a resistere proprio quando vengono – senza pudore, da Franceschini – annunciate posizioni politiche ufficiali, di principio e valore, che prevedono ancora una volta l’esclusione dei fondamenti del proprio credo religioso?

firmato Pietro Luigi Crasti

 

 

 

 

i cattolici e la LAICITA’ di Franceschiniultima modifica: 2009-07-17T07:03:00+02:00da
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