IMOLA:incidente mortale all’autodromo

IMMAGINE_2010_04_13 11_28_35.jpg

Siamo sconcertati dalle modalità in cui si è verificato l’incidente all’Autodromo di ieri,esprimiamo dolore per una morte dissennata di un giovane padre di famiglia.

Come è noto da tempo non avvenivano fatti del genere e ben ricordiamo che dopo la morte di Senna e del pilota tedesco che morì il giorno prima nel maggio 1994 si levò una forte campagna mediatica per la sicurezza che fece modificare il percorso sacrificando l’entrata del Parco delle Acque Minerali.

Si svolsero in quel caso diversi lunghissimi processi per accertare le cause della morte di quel famoso pilota di Formula uno, non vorremmo che questa volta a ragione della non notorietà del motociclista deceduto, nel giro di qualche settimana il clamore mediatico fosse assopito.

Non riteniamo che la vita di una persona famosa debba avere maggiore tutela della vita di un qualunque cittadino.

Detto ciò, ci permettiamo di fare notare alcuni punti che vanno a nostro avviso sottolineati in questa vicenda, non più tardi dello scorso anno vi fu una piccola sollevazione di piloti motociclisti attorno alla sicurezza proprio sul punto ove è caduto il centauro ieri, da tempo inoltre abbiamo sollevato la perplessità del rettilineo disegnato dopo il restyling dei paddock, tale rettilineo pensato per la Formula uno e mai utilizzato per gare mondiali a questo scopo, risultò subito molto pericoloso, proprio al fine di attenuarne la pericolosità si addivenne alle variantine che hanno provocato l’incidente mortale.

Il curatore fallimentare di Formula Imola non si è ancora presentato in Commissione pure ripetutamente sollecitato e invitato per riferire i suoi intendimenti e per illuminarci su come farà a fare il miracolo di un piccolo  profitto in pochi mesi  con a mano una gestione da anni in perdita.

Non sappiamo se è “stato trattenuto”,certamente non si può pensare di gestire la sicurezza in maniera efficace e mantenere il monitoraggio di quell’impianto con personale “raccogliticcio e mal pagato” se non addirittura in attesa di remunerazione da lungo tempo.

Inoltre, come è gestito il settore rianimazione e pronto soccorso al Circuito, ci risulta da accertamenti compiuti che i medici siano quasi tutti pensionati da anni come pure gli infermieri,in questo specifico settore l’aggiornamento del personale è fondamentale per tutelare al massimo la vita degli sportivi che svolgono questa pericolosissima attività.

Non pensiamo si possa continuare nella gestione dell’Autodromo in questa maniera rabberciata, con una amministrazione comunale proprietaria del’ impianto che pur potendo pretendere 1.900.000 euro da Unipol attraverso l’escussione della Fidejussione, vi rinuncia, con tale somma si sarebbe se non altro potuto addivenire a qualche manutenzione necessaria per la sicurezza.  

Avremmo voluto chiedere al curatore e al Sindaco se si fossero presentati alcune settimane fa quanto personale della sicurezza presenzia alle prove libere e che tipo di abilitazioni possiede,quanto si percepisce in termini economici per una giornata di prove e ad esempio quanto si  “dovrebbe erogare” al personale presente?

Ma ci fu detto che tutto filava liscio come l’olio e non vi erano novità.

La struttura abbisogna di pesanti investimenti, ciò ripetutamente affermato e documentato sempre all’inizio di una nuova cordata di gestione, basta considerare lo stato delle reti di protezione, delle tribune e della pista in genere, il posizionamento delle barriere come pure l’uso di vecchissimi pneumatici.

In questi anni a causa del rincorrersi dei fallimenti, in termini di difesa del tracciato si è fatto poco, pensando solamente a lucrare il più possibile con i minori investimenti possibili, questo a scapito della sicurezza ciò non depone a favore di chi ha avuto e ha le responsabilità dell’impianto.

Da parte dell’amministrazione comunale e del Sindaco tesi all’enfasi delle corse sempre a qualunque costo, ci chiediamo se vi siano indirette responsabilità  come proprietari dell’impianto e come pubblici rappresentanti nella pervicace continuazione di una attività sportiva pericolosa al solo scopo di  fare lucro, per altro senza grande successo, che dovrebbe avere il massimo delle misure di sicurezza.

Come rappresentanti dei cittadini ci attendiamo una puntigliosa verifica da parte della Magistratura.                                   

Grazie per l’attenzione  Riccardo Mondini

IMOLA:incidente mortale all’autodromoultima modifica: 2010-04-13T11:27:00+02:00da plcrasti
Reposta per primo quest’articolo

2 pensieri su “IMOLA:incidente mortale all’autodromo

  1. Mi chiamo cristian,ho girato anchio nell’autodromo di imola nel mese di luglio con abcpista,sono anni che giro in pista come puro appassionato ma un ‘organizzatore vigile e corretto come abcpista non lo ho mai trovato e devo dire che in quel’occasione gente invornita non c’e nera,quindi e’ andato tutto liscio.
    con loro si sono effettuati le seguenti verifiche ,pagamento,controllo casco,e coperture se o.k passi al prossimo controllo ossia brifing altrimenti stai fermo ai box oppure sostituisci le gomme sempre ai box poi ripeti il giro dei controlli .altri organizzatori non mi risulta questa procedura!!
    purtroppo fa sempre male e discutere quando un motociclista specialmente in autodromo muore ,quando girare in autodromo dovrebbe essere un divertimento,imola girandoci in pista ti accorgi che di spazi di fuga effettivamente sono un po miseri ,l’asfalto in alcune zone e’ veramente insidioso come buche vedi acque minerali ,e l’intero percorso come grip e’ scarso,sicuramente tutto migliorabile,ma la vera cigliegina e’ la variante bassa dove arrivi di 4a con un 600 ed in un battito di ciglia per inpostare la 1a curva verso sx sei contro al muretto box alla tua dx inserisci la moto sx di eseguito dx praticamente fermo con la 1a marcia accelleri e guardi il cielo,
    veramente tosta ,ma il probblema e’ che se fai un dritto a pochi metri ci sono bariere di gomme praticamente un muro ,forse la variante bassa e’ da pelo e molto tecnica da affrontare con decisione,ma se al posto delle gomme ci fosse un spazio di fuga vedi mugello con ghiaia probabilmente ti infosseresti in questo letto di ghiaia rovinando la moto ma sicuramente vivo!!!
    devo anche dire che molti piloti della domenica inprovvisati arrivano in autodromo molto “carichi “pronti a dimostrare al prossimo quindi tutti i partecipanti i propri “attributi”sentendosi dei valentino,e devo dire che io sabato 7 agosto ero in tribuna sopra ai box e notavo che tanti draiver inprovvisati in quel punto ( variante bassa )osavano un bel po’ al punto che vedevi che arrivavano alla staccata nella posizzione sbagliata di conseguenza il dritto era inevitabile con incroci con altri piloti i quali erano gia’ in piega .
    credo che per affrontare una giornata di pista ,la moto debba essere in configurazzione pista ,a livello di ciclistico e freni e gomme adatte e nuove .
    purtroppo e’ una sport costoso ma soprattutto pericoloso quindi deve essere tutto o.k

  2. Grazie CRISTIAN, il tuo contributo davvero molto preciso e tecnico.

    Sottolinei la responsabilità di chi partecipa che deve essere la più alta possibile…a questo punto una domanda: (non retorica, lo chiedo davvero) E’ COSI’ ANCHE DA PARTE DEGLI ORGANIZZATORI, di coloro che gestiscono la pista?

Lascia un commento