Imparare dall’accadimento di Dozza

IMPARARE DALL’ACCADIMENTO DI DOZZA

Ogni accadimento della vita deve insegnare qualcosa all’uomo dotato di apertura mentale e di intelligenza, così nella vita personale come in quella pubblica.

Ciò che è accaduto a Dozza può insegnare alcune cose, utili per poter operare nel territorio Imolese al fine di creare una vera e credibie alternativa a chi ci governa da sessant’anni, manipolando il consenso con il clientelismo, gli affari e gli inciuci.

1) Dal punto di vista politico e del normale buon senso, gli amici di Dozza che volevano cambiare coui che avevano eletto al Circondario, hanno senza dubbio tutte le ragioni.

2) Dal punto di vista burocratico-amministrativo però, anche avendo ragione, non possono riuscira a spuntarla, perchè il sistema legislativo in Italia è farraginoso ed incomprensibile e le intepretazioni delegate a tecnici che il più delle volte sono collusi con il potere politico.

3) Per quel che riguarda PD e PDL, il personale politico viene scelto nei centri di potere dei partiti, quindi non risponde più a criteri di coerenza, di idealità, ma a logiche di rapporti di forza e potere. Gli eletti non scaturiscono da una selezione dovuta all’impegno “di base”, ma cooptati da coloro che governano i partiti a livello provinciale e regionale, tra i più “fedeli” accoliti, a prescindere dalle capacità individuali, politiche ed intellettuali. Costoro avranno come compito prioritario quello di difendere la poltrona e gli interessi loro e di chi li ha cooptati.

Tutto ciò premesso se veramente vogliamo aprire una nuova prspettiva su Imola, occorre batterci, fin da ora, per un CAMBIAMENTO RADICALE, sia della classe politica, che delle tematiche politiche.

Occorre rivendicare per il territorio Imolese UNA VERA AUTONOMIA, che si chiama provincia di Imola, orietata verso la Romagna, territorio di cui Imola fa storicamente ed economicamente parte integrale. Nella provincia i consiglieri vengono eletti democraticamente e non sono nominati dal secondo grado, come nel Circondario, dando origine a questi inciuci, come a Dozza.

Occorre puntare su un partito come la Lega Nord, che è una forza popolare, radicata tra la gente, ed aliena da inciuci ed affari.

Occorre misurarsi con coloro che si occupano di politica nel nostro territorio RELATIVAMENTE ai problemi concreti e strategici, primo tra tutti la provincia Imolese, chiedendo che si pronuncino e che siano coerenti con i loro pronunciamenti.

Cari saluti

Pino Landi 

 

Imparare dall’accadimento di Dozzaultima modifica: 2009-12-07T12:43:40+01:00da admin
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Un pensiero su “Imparare dall’accadimento di Dozza

  1. Ringrazio PINO LANDI per il suo contributo.

    1) su questo punto non posso che apprezzare il fatto che PINO LANDI esprima la sua condivisione per i propositi del nostro gruppo – consiliare ed associativo – di UNITI PER CAMBIARE;
    2) è altrettanto vero che oggi la complessità che sfiora l’ambigua intepretazione di molte normative rappresenta la “difficoltà delle difficoltà” ma GENUINAMENTE voglio credere nella legalità quindi nell’applicazione dei contenuti e della lettera delle leggi; a tal proposito la L.R. 6/2004 parla chiaro (cliccare su questo link di un mio recente post su tale tema: http://pietroluigicrasti.myblog.it/archive/2009/11/28/la-legge-regionale-e-chiara-uniti-per-cambiare-ha-ragione.html)
    3) sottoscrivo ogni passo.

    Concludo dicendo che le nostre speranze si muovono essenzialemnte su 3 prospettive:
    A) quella nazionale che proceda sul piano innovativo delle rifome costituzionali e di ammodernamento dello stato consolidando le nuove forze politiche di maggioranza, in cui il consenso popolare si offra sempre più ampio;
    B) quelle locali dove Uomini e Donne Ideali si impegnano giorno per giorno con una civile opposizionevera e ferma, coraggiosa ed energica, positiva e propositiva;
    C) che le regioni che stanno subendo lo svilimento politico e democratico continui sempre la crescita della consapevolezza che bisogna CAMBIARE, cambiare in modo significativo.

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