lettera APERTA al sindaco di Imola

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Andrea Zucchini (Consigliere Comunale UCD, Città di Imola)

Alla luce del volantinaggio strumentale operato dal Pd (che stavolta ha toccato il fondo) durante la riunione di questa settimana delle maestranze della Cnh.

Caro Sindaco di Imola,

leggendo i giornali locali di oggi apprendo che come sempre la Sua giunta lavora non nell’interesse di noi cittadini ma secondo gli interessi del Partito e dei propri affiliati, grazie all’ennesima spartizione di poltrone più o meno remunerative che contribuiscono alla gestione clientelare della città ed al mantenimento del potere.

Credo che nessun imolese sia stupito nel leggere questi puntualissimi e preannunciati scambi di poltrone

(il solito schifo” dicevano in molti stamattina nei bar): da sempre queste situazioni si sono verificate ad Imola e sempre si verificheranno finchè ci sarà questa mentalità con il solo scopo di acquisire voti e mantenere il controllo capillare del potere.

Anziché pensare ai veri problemi e alle vere necessità che i cittadini hanno, in un momento di grave crisi, il partito “poco democratico” preferisce prima sistemare i propri affari e sistemare i propri amici, smantellando la giunta, poi come se non bastasse viene a citare a sproposito continuamente parole a questo punto del tutto prive di significato quali “coesione sociale”, “assistenza sociale”, “solidarietà”.

“Ma mi faccia il piacere”, direbbe Totò all’onorevole Cosimo Trombetta.

Mentre una grande azienda chiude, più di 400 persone perderanno il lavoro e saranno costrette a trasferirsi a Modena, Torino e Lecce, per Lei Sindaco, come per altri della sua giunta e del suo partito, la politica non è una “missione” per mettersi al servizio del cittadino ma solamente un lavoro dove curare e gestire in proprio affari personali, degli amici ed assicurarsi un futuro una volta terminati i 10 anni come Sindaco di Imola.

Questo “valzer” di poltrone non è nuovo ad Imola, una città in cui l’unico obiettivo della giunta o forse del Partito che spadroneggia o meglio spadroneggiava è quello di assicurarsi un futuro per i prossimi decenni, futuro minato dopo le recenti elezioni europee; una tradizione che ad Imola dura da sempre ed è strano che queste manovre vengano fuori dopo le recenti elezioni in cui il Partito Democratico ha perso tra il 4% el 6% nel nostro territorio facendo vacillare il segretario locale, il consigliere PD Castellari.

D’altronde per mantenere i voti ci si accontenta di fare qualche orto per gli anziani, ristrutturare qualche centro sociale e fare qualche serata a base di vino e di ciambella per i pensionati facendo credere loro che ad Imola è tutto a posto e quello che non funziona è tutto colpa del governo nazionale.

Nonostante si sia aspettato che passassero le elezioni per fare i soliti giochetti stile “scatole cinesi” i cittadini imolesi hanno capito quello che per l’ennesima volta stava accadendo ed hanno deciso di dare un segnale al PD, facendolo scendere sotto il 50%.

Molti dirigenti di partito, vedendo in pericolo il loro sistema di potere e soprattutto il loro stipendio, hanno storto il naso.

D’altronde i precedenti degli ultimi anni insegnano: dopo 2 mandati come Sindaco l’ex Sindaco De Brasi è stato spedito a Roma ed ora, dopo una legislatura e mezzo, è in attesa che il partito gli trovi una nuova poltrona o un incarico a livello locale; l’ex Sindaco Marchignoli dopo aver fatto il Sindaco di Castel del Rio prima e di Imola poi, per nostra fortuna dopo o i disastri che ha combinato nei suoi 10 anni di mandato in città, è stato spedito a Roma; infine Lei che dopo aver fatto prima il Sindaco a Dozza poi il Consigliere Regionale e infine è tornato per fare il Sindaco anche ad Imola, terminato questo incarico mi auguro che il Partitone deciderà di mandarla a Roma in sostituzione dell’onorevole Marchignoli.

Leggendo questa storia viene da pensare come la cultura del lavoro sia estranea agli esponenti del PD ad Imola che pensano a “campare” di politica e pensano di poter risolvere i problemi dei lavoratori.

Questa ennesima telenovela non sarà né la prima né l’ultima e sono sicuro che per i vari Marchignoli e Manca ci sia spazio, dopo aver completato il loro “lavoro” al servizio del Partito e non dei cittadini come vanno affermando, nelle varie aziende che il comune controlla e non mi stupirei che gli fosse affidata la presidenza di Hera e Con.Ami.

Come mai una consigliera del Suo partito (capogruppo Pd) si dimette dal Consiglio Comunale di Imola (dove è stata eletta dal popolo, ancora una volta tradito) per andare a fare l’assessore in un Comune a Lei vicino?

Mi spieghi poi con quale senso di responsabilità affida compiti fondamentali quali l’urbanistica e la mobilità a una persona che aveva come incarichi quelli della scuola e dell’università, con quali qualifiche ed esperienze in materia?

Il “Beautiful” in salsa imolese continua e siamo in attesa delle prossime puntate sperando che non siano sempre le stesse degli ultimi 15 anni perché gli imolesi sono stanchi di vedere sempre delle repliche in bianco e nero e sbiadite.

Cordialmente,
Andrea Zucchini

da:
Riccardo Mondini (Presidente Gruppo Consigliare Comunale UCD, Città di Imola)
riceviamo il seguentefoto_MONDINI 2.jpg

COMUNICATO STAMPA

Desideriamo manifestare la nostra solidarietà ai lavoratori della CNH e di tutto l’indotto che assomma a circa( lo vorremmo sapere con precisione) 1000 addetti a Imola.

Sulle testate giornalistiche locali abbiamo letto dello sdegnato rammarico del Sindaco e delle “lacrime” del ON. Marchignoli, che non avendo mai lavorato non può perdere il lavoro, il quale pensa di usare la vicenda per stanare Scajola.

Questi signori cadono dalle nuvole sull’annuncio di chiusura di un importante polo produttivo della città.

Non erano forse loro che solamente un mese fa partecipavano ai volantinaggi di fronte allo stabilimento e che accusavano il governo di scarsa sensibilità sul problema licenziamenti della FIAT e oggi apprendiamo che la regione Emilia Romagna, se non sbagliamo a targa PD e soci, non ha neanche partecipato all’incontro con la proprietà.

Per quale motivo in prossimità della campagna elettorale è caduto un sipario sella vicenda CNH di Imola  accreditando così che in città tutto va bene?

Per quale motivo in periodo elettorale allo scopo di non guastare i palati degli elettori non si sono volute fare commissioni consiliari sul tema e non si sono fatti consigli comunali per discutere dell’aggravarsi della crisi.

Per anni si è tentato di accreditare che a Imola il tessuto economico era all’avanguardia e da 8 mesi assistiamo a una sequela di casse integrazioni e licenziamenti di cui non si vuole parlare, è normale poi che i vertici FIAT ironicamente affermino che siccome a Imola il tessuto cooperativo sprizza salute da tutti i pori, è meglio licenziare a Imola dove le cose vanno bene e non a Torino o a Lecce dove vanno male.

Lo stabilimento di Imola (e questo non è colpa dei lavoratori) non è da anni tra i più innovativi almeno nella sua parte edilizia la quale non si è voluta fare espandere in quanto attorno si sono autorizzati insediamenti, va da se che la produzione si è dovuta attestare su piccole macchine movimento terra e quindi con un basso numero di operai, a questo punto il gruppo FIAT ha potuto affermare come ha fatto ieri che dove si fanno prodotti di piccole dimensioni non si possono fare quelli di grandi ma dove si fanno quelli di grandi come a S. Mauro Torinese si può dislocare la produzione di piccole macchine movimento terra.

Siamo moltissimo dispiaciuti per coloro che perderanno il posto di lavoro,questo motivo vogliamo conoscere la composizione per età dei dipendenti e quanti di loro sarebbero disposti al trasferimento e verificare se veramente esiste a Imola una reale e non sbandierata solidarietà.

Le cooperative  soprattutto quelle attorno alla edilizia dai grandi profitti speculativi e dai grandi lavori, forniti dal Comune di Imola,devono farsi carico di tali lavoratori altrimenti non ci spieghiamo la loro funzione sociale ma a Imola cosa rimane del partito dei lavoratori ?   Grazie

lettera APERTA al sindaco di Imolaultima modifica: 2009-07-08T15:52:00+02:00da plcrasti
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4 pensieri su “lettera APERTA al sindaco di Imola

  1. Bene ha fatto il consigliere comunale ANDREA ZUCCHINI ha segnalare questo modus operandi dell’amministrazione imolese che fà capo al PD.

    Personalmente mi colpisce molto che i politici del PD predichino con belle parole e bei toni (quelle segnalateci da Zucchini) e poi razzolino in modo esattamente contrario.
    In passato questa grave contraddizione è sfuggita ad alcuni elettori che però questa volta l’hanno notata e con il decremento dei consensi a sinistra ha voluto dare un importante segnale negativo a questa classe dirigente.

  2. a mio modesto avviso, come sempre, la giunta comunale del P.D. che governa la citta di imola non ha capito che a queste 400 persone che rischiano il posto di lavoro è andata a chiedere il voto promettendogli mare e monti, come hanno fatto qui nel mio comune Dozza promettendo a tutti lavoro o a subire ignobili ricatti (di cui questa sinistra e maestra) pur di mantenere le poltrone del potere da loro conquistate. Credo che bisogna difendere il posto di lavoro, come quello delle maestranze della CNH di Imola, perché sono una certezza per le loro famiglie, la speranza di un futuro dignitoso. Queste persone hanno creduto alla gente del P.D. e adesso si trovano in mezzo ad una strada, devono darsi da fare, devono sviluppare intellettualmente idee, rimboccarsi le maniche ancora una volta e con tutti gli strumenti in loro possesso impegnarsi per uscire da una situazione come questa. Sono solidale e vicino a queste persone.

  3. Mi sembra non manchi più niente per affermare con decisione la caduta del comunismo in Imola; chi ci ha promesso lavoro e benessere in cambio di un voto è alle corde, senza fiato. Hanno già sparlato pur troppo per mantenere il loro ruolo senza pensare a – per chi sei in quella sedia, vigliacco!!! – E non vorrei ripetermi ma è bene ricordare che siamo nel 21 secolo e, a parte quei sempre più numerosi 7080enni che, buon per loro non vogliono morire, questo partito che ha “liberato l’Italia” – come ancora sostengono questi grandi 7080enni, sta lasciando strada ad una democrazia laico-padana condividendo l’importanza delle nostre radici e chi difende a spada tratta queste origini. Difatti tanti giovani ventitrentenni, il futuro d’Italia, sono sempre più vicini all’MGP solo per questo semplice motivo – difendiamo le nostre origini –

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